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Cambiare paradigmi inizia dal cambiare il modo di vedere le cose


 

Cambiare paradigmi inizia dal cambiare il modo di vedere le cose

SMATERIA

Phnom Pehn| Cambodia

 

Smateria è un'impresa sociale con due obiettivi molto chiari: creare prodotti belli e di qualità usando materiali non convenzionali e impiegare lavoratori cambogiani in modo equo e sostenibile, privilegiando donne e madri.

Il giorno in cui abbiamo deciso di aprire l'azienda abbiamo anche deciso i principi che avremmo seguito - dice Jennifer Morellato, fondatrice di Smateria. Dovevamo capire che cosa significa un buon stipendio, che salari e benefit potevamo offrire. Abbiamo anche scoperto che l'assistenza sanitaria non funziona molto bene qui, quindi abbiamo deciso di aggiungere un'assicurazione sanitaria privata. La offriamo ad ogni dipendente, in caso di malattia possono essere curati gratuitamente. Abbiamo anche visto quali festività sono considerate più importanti e deciso di dare un bonus extra in quelle occasioni. Dopo qualche tempo è venuto fuori che una delle necessità era trovare un posto per i figli, visto che le madri hanno iniziato a portarli in azienda, cosa non troppo sicura. Così abbiamo aperto un asilo nido gratuito per i loro bimbi fino all'età di 6 anni, perché preferiamo che i figli più grandi frequentino le scuole pubbliche. Comunque anche questi sono liberi di venire dopo le lezioni o quando la scuola è chiusa. Un'altra regola è che assumiamo chiunque faccia domanda. Prendiamo in considerazione solo le competenze, non importa l'origine, la religione, se la persona è disabile o meno.

E tutto è iniziato come spesso succede, per caso ...

Sono arrivato in Cambogia nel 2001 e sarei dovuta rimanere qui per un paio di settimane ... non ho mai preso il volo di ritorno. Mio marito ha aperto un'agenzia turistica specializzata in turisti italiani in Cambogia. Ho lavorato come guida turistica, il lavoro per cui ho studiato. Poi nel 2005 è nata la nostra prima figlia, Lisa. Mi sono unita ad un gruppo per madri a Phnom Penh, la capitale, e li ho conosciuto Elisa. Un’italiana con marito francese, erano appena arrivati. Era così piena di energia e di idee! Ci siamo viste per un caffè,ero davvero interessata a capire a cosa stesse lavorando. Mi ha mostrato alcuni modelli di diversi tipi di accessori e me ne sono innamorata. A Phnom Penh all’epoca c'era solo un mercato dell’artigianato molto essenziale e tutto era uguale. Tre tipi di t-shirt e sciarpe, sciarpe, sciarpe ... Ho detto a Elisa che doveva mettersi in gioco. Mi ha guardato e ha detto: Non posso farlo da sola; ho molte idee, ma ho bisogno di qualcuno che metta insieme il tutto. Ho deciso di unirmi.

E cosi hanno cominciato, cercando di prenderla con calma in un primo momento, essendo entrambe neo-mamme. Ma nulla è mai scontato. Il progetto si é sviluppato molto rapidamente, molto più di quanto potessero immaginare. Nel 2010 hanno aperto un nuovo negozio a Siem Reap e poi un altro, e un altro ...

Onestamente, spero di poter restare su questa dimensione. O magari leggermente più grande, ma non troppo, perché diventando troppo grandi va a finire che si perde il controllo. E’ stato davvero impegnativo negli anni in cui ci siamo sviluppati. Quando hai 20 dipendenti conosci tutto di una persona,la sua famiglia. Ora che impieghiamo oltre 100 persone non è più possibile. Ma in qualche modo riusciamo a mantenere il controllo delle dinamiche. Ampliandoci ulteriormente comincia ad essere impossibile. Ci vuole un approccio diverso, dovremmo assumere un manager specializzato e siamo un po’ gelosi della nostra azienda. Ci sentiamo liberi di gestirla a modo nostro e siamo molto felici di come lo facciamo.

E lo fanno partendo dalle persone.

Recentemente abbiamo celebrato il nostro 9° anniversario ed è stato veramente bello. A parte una, tutti i dipendenti sono ancora con noi. E noi cresciamo insieme con loro. Con Elisa, la mia socia, abbiamo messo i soldi per partire, abbiamo messo le nostre idee, supervisioniamo; ma a dire il vero, niente sarebbe possibile senza il nostro personale, abbiamo persone eccezionali che lavorano con noi. Il più grande successo è sapere queste persone felici di lavorare con noi e di crescere insieme. È così interessante vedere come le ragazze diventano madri, felici di portare i figli con loro, nella nostra scuola ... possiamo osservarle mentre da giovani ragazze diventano donne.

Anche se Jennifer e Elisa hanno cambiato la vita di centinaia di persone non si considerano davvero supereroi.

Non credo neppure che tutte quelle cose possano essere definite sociali. È semplicemente normale. Se avessi un lavoro in Italia o in Polonia, forse non avrei un asilo gratuito per i miei figli, ma avrei tutte le altre cose. Non stiamo facendo niente di speciale. Stiamo portando questo modello qui, in Cambogia, il che è semplicemente giusto.

Ciò che le aiuta a continuare, nonostante le varie sfide, sono la perseveranza e … la gioia.

Muoviti, cerca opportunità, divertiti nel fare quello che fai e credici. Trova la tua strada, non importa quale sia, basta che ti dia gioia.

 
 

Per saperne di più su Smateria: smateria.com

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