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Qui e ora


 

L'ultima #MileStoneExperience prima di iniziare il viaggio attorno al mondo è stata probabilmente la scuola di coaching. Ispirata da John, mi sono iscritta a un corso di un anno per diventare una coach professionista. Ogni 3-4 settimane trascorrevo 2-3 giorni a Cracovia apprendendo approcci molto diversi e praticando tutte le tecniche di coaching su me stessa, il che significava affrontare molte sfide, decisioni importanti, a volte persino eventi passati per capire meglio - loro e me stessa. Ogni incontro ha portato nuove intuizioni, nuove cose su cui lavorare, nuove scoperte su chi sono e cosa voglio. Tutta quel periodo potrebbe essere considerato un enorme #MileStoneExperience, ma se dovessi scegliere un momento specifico sarebbe il training interpersonale, che è successo all'inizio del processo. Abbiamo trascorso 4 giorni in uno splendido scenario montano, osservando il nostro modo di comunicare, di relazionarci con gli altri, di reagire, ecc. Per 4 giornate intere ci siamo incontrati nell'aula di training senza istruzioni, lasciando semplicemente che le cose accadessero. Molte ore di silenzio, interrotto di tanto in tanto da qualcuno che non lo sopportava più. I trainer intervenivano solo quando notavano che c'era un lavoro terapeutico più profondo da svolgere. Quanto a me, il trainer mi chiedeva ogni giorno cosa provassi e dove lo sentivo nel mio corpo e io non ero in grado di rispondere su serio a questa domanda. Poi è arrivato il fine settimana e finalmente mi sono permessa di mettere da parte il computer e non lavorare durante le pause. Rilassarmi e concentrarmi su ciò che accadeva. Quel giorno, quando il trainer mi ha chiesto per la terza volta cosa provassi all'improvviso mi sono resa conto che c'erano molta felicità e gioia dentro di me, entrambe a livello dello stomaco, per il semplice fatto di poter condividere tempo e spazio con queste persone. Quando ho detto quelle parole ad alta voce è stato come se una pesante velo cadesse, tutto è diventato più chiaro, più leggero, ho avuto la sensazione di vedere le persone intorno a me per la prima volta. Alcuni di loro mi hanno detto in seguito che hanno sentito la pelle d'oca in quel particolare momento. Quello che è successo è che, forse per la prima volta nella mia vita, ero davvero qui e ora. Sono una persona orientata al futuro, adoro pianificare, creare visioni, immaginare cose. Sono anche molto brava nell'attuare i piani e nel realizzare i sogni. Il problema è che spesso mi piace più pianificare una cosa che la cosa in se. Quando la realtà dei sogni arriva, non riesco davvero a viverla, perché sono già impegnata a pianificazione quello che verrà dopo. Andrea, d'altra parte, è orientato al passato. Vive, o almeno viveva, molto nei ricordi. Il problema è che in entrambi i casi ci dimentichiamo di vivere. Concentrarsi su ciò che non c'è più o su ciò che deve ancora venire ci impedisce di assaporare l'unica cosa che esiste realmente - il presente. Non è che dobbiamo smettere di pianificare o imparare dalle esperienze passate, ma anche questo può essere fatto essendo ben saldi qui e ora. Vedere e sentire cose e persone come sono realmente. Il più grande dono che possiamo fare a noi stessi e agli altri è vederli e ascoltarli veramente. Succede così di rado. Da momento in cui sono stata davvero qui e ora ho iniziato a inseguire questo tipo di esperienze. La sensazione forte di essere pienamente viva, di vedere di più e più chiaro, di pura felicità e connessione. Ne volevo ancora. Mi sono sentita attratta da diverse forme di meditazione, ho approfondito il concetto di consapevolezza, abbiamo visitato centri spirituali di vario tipo, alcune di queste sono state esse stesse #MileStoneExperience e le racconterò in post futuri. Continuo a ricercare quei momenti unici di piena presenza. E questo ha sicuramente cambiato la mia vita.

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