Nelle nostre #MileStoneExperience siamo arrivati al punto in cui abbiamo iniziato a pensare a un viaggio attorno al mondo. Abbiamo scelto insieme i prossimi eventi da descrivere, quindi da Anna che condivide le esperienze personali che sono state cruciali nella sua vita, passiamo a condividere momenti di svolta comuni. E prendere la decisione di lasciare tutto è stata sicuramente uno di questi. Prendere la decisione - il primo passo - è la parte più difficile di ogni vero cambiamento. E abbiamo approcci molto diversi nel farlo. Anna prende decisioni in fretta, come dice Re Julian in Madagascar: "Sbrighiamoci, prima che torni a tutti il buonsenso!" Prende e mette in atto scelte prima che dubbi, critiche interiori e società le dicano che è sciocco, impossibile o non vale la pena. Andrea invece si prende il suo tempo. Ricerca, ci pensa, ci ripensa, cerca di capire cause e conseguenze e solo allora dice sì o no. Ma una volta che lo fa, è stabile in quello che ha deciso, andando dritto verso il nuovo obiettivo. È difficile dire quando è spuntata per la prima volta l'idea di girare il mondo. In un certo senso un giorno ci siamo svegliati ed era lì. La verità, però, è che un pensiero del genere aveva bisogno dello spazio per germogliare dentro di noi e ritagliare questo spazio può richiedere anni, se non una vita intera. Per noi sono stati un paio d'anni di lavoro serio su noi stessi, chiedendoci chi siamo e cosa vogliamo dalla vita, perché siamo qui. Abbiamo seguito diversi corsi di formazione, coaching, abbiamo usato le Carte del Cammino menzionate in precedenza e molti altri strumenti che ci hanno aiutato ad andare in profondità in noi stessi, scoprire risposte cruciali relative al senso della vita, ai sogni, ai valori, ecc. È stato un processo doloroso , fatto di lacrime, rabbia, chiudendo delle porte alle nostre spalle. Avevamo bisogno di entrare nella caverna, in un certo senso dovevamo morire per poter rinascere come un nuovo io, più consapevole, più forte, sensibile e pronto a prendere quella decisione. Quando ci è venuto il pensiero di viaggiare per il mondo, non lo abbiamo abbracciato immediatamente, ma non lo abbiamo neanche scartato. Lo abbiamo lasciato li a decantare, a crescere nelle nostre menti e nei nostri cuori. Abbiamo iniziato a pensarci e discuterne in diverse occasioni. Abbiamo iniziato a immaginarlo, e come ha scritto William Arthur Ward: "Se puoi immaginarlo, puoi raggiungerlo". Per noi ha funzionato. Spesso, se dirigi le tue attenzioni su un obiettivo, improvvisamente tutto e tutti ne parlano. Abbiamo scoperto che molti dei nostri amici viaggiano molto ed erano felici di condividere le loro esperienze e contatti. Abbiamo iniziato a trovare molti articoli di viaggio e nuove opportunità provenienti da organizzazioni con cui collaboravamo. Lentamente ma costantemente il pensiero di viaggiare in tutto il mondo s'è preso il controllo. Un passo alla volta, ci stavamo preparando per essere in grado, sei mesi dopo, di metterci in cammino. Ci sono state molte difficoltà in questo processo, a partire dalla scelta tra mettere su un progetto sociale o mantenere privata la nostra avventura, rivelare la notizia ad amici e parenti, fino alla campagna di crowdfunding. Alcuni di questi saranno argomento di future #MileStoneExperience, ma per quelli di voi che vogliono saperne di più, vi invitiamo ad andare a rileggere l'inizio del nostro blog [https://www.exchangetheworld.info/blog-it] e vedere cosa scrivevamo allora. I nostri pensieri oggi sono abbastanza diversi da quelli di qualche anno fa. Di tutte le sfide che ci aspettavano, nella fase di preparazione e poi durante il viaggio, la più difficile è stata questa: prendere la decisione. Una volta fatto, le cose sono molto più facili. Tutti quei dubbi, domande e riflessioni richiedono molta energia che potrebbe essere invece investita nel realizzare il tuo sogno. Lascia quel lavoro. Compra il biglietto. Invia quella mail. Registra l'attività. Rompi quella relazione. Dì che l@ ami. E vedi come va ....