#YearOfCommunity: Crisi
Sembra esserci uno schema che si ripete, ci ritroviamo nel mezzo di una crisi dopo più o meno sei mesi che abbiamo adottato un nuovo stile di vita. È successo quando abbiamo iniziato a viaggiare ed è successo di nuovo adesso, dopo alcuni mesi di permanenza in comunità. Avendo ignorato i primi sintomi, siamo finiti dritti dritti in una burrasca emozionale: ci portiamo tutti i problemi irrisolti dentro alla relazione, sottoponendola a molto stress, senza avere il tempo, l'energia e la pazienza necessari per andare in profondita'. Durante il nostro girovagare abbiamo avuto bisogno di tre settimane di viaggio separati per vedere se volevamo continuare insieme. Questa volta ci sono voluti 4 giorni di silenzio seguiti da una settimana insieme in Italia e da un periodo separati, in cui Anna ha partecipato all'Ecovillage Gathering (Incontro degli ecovillaggi) per riconsiderare la situazione, riprendere confidenza nel nuovo percorso e ritrovare energia e motivazione per andare avanti.
E da dove è nata la crisi? Ognuno di noi ha i suoi bei motivi.
Essere stabile in un posto, viaggiare molto meno è stato un enorme cambiamento, specialmente per Anna. Le manca un certo senso di libertà che deriva dal viaggiare e dal poter decidere da un giorno all'altro di essere altrove. Inoltre fatica ancora a trovare uno spazio nella comunità in cui possa usare i suoi punti di forza e i suoi talenti e grazie al quale possa sentirsi apprezzata. Per ora le sue gioie e passioni scaturiscono da progetti esterni piuttosto che da attività interne.
Andrea fatica a stabilire dei limiti. Lavora molto per la comunità, decisamente più delle 30h/mese previste, non potendo/sapendo dire di no. E questo ha conseguenze in diverse modi.
Ad Arterra c'è sempre qualcosa da fare. In piu' ci sono tutte le riunioni e i messaggi/mail costanti in una lingua che non conosciamo ancora bene. Basta poco che diventi troppo. Avere spazio per noi stessi, per la coppia, per il lavoro, per la comunità è difficile da mettere insieme in sole 24h al giorno. Solo 24 ore al giorno... chissa' perche' ne han messe cosi poche?!?
Ci manca anche uno spazio per lo sviluppo emotivo e spirituale, per non essere solo in connessione con la razionalita'.
Lasciando Arterra per andare in Italia non eravamo sicuri di tornare – o meglio, tornare per portare a termine gli impegni presi, fare gli zaini e partire prima della fine dell'estate. Tuttavia, abbiamo deciso di dare a quest'avventura un'altra possibilità, ma con un nuovo atteggiamento. Finora abbiamo cercato di osservare e adattarci a ciò che è e ciò che immaginavamo ci si aspettasse da noi, ma alla fine non ha funzionato. Ripartiamo col nuovo approccio di cercare di trovare il nostro equilibrio, prenderci cura di ciò che è importante per noi e non andare contro i nostri bisogni e valori. O funziona e possiamo restare più a lungo oppure no e va bene lo stesso.
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